Don Giacomo Pecchio.

Nacque a Rivalta Torinese il 13 aprile 1911. Ordinato sacerdote nel Duomo di Torino il 19 giugno 1935. Fu viceparroco a Giaveno e a Santa Barbara in Torino. Dal settembre 1943 fu parroco a Lucento, poi a Santa Rita dal 1962 al 1979.

Uomo dotato di intelligenza, grande umanità, enorme disponibilità ed apertura al nuovo. Si dedicò alla nuova comunità con impegno, proseguendo l’opera del fondatore. Fece sua la novità del Concilio Vaticano II, promuovendo l’iniziativa del diaconato in parrocchia. Nel 1977 venne ordinato diacono Giovanni Baracco, e a lui seguì la proposta per Giovanni Marsocci che venne poi ordinato nel 1984.

Tutti i giovani di allora lo ricordano con affetto: è stata sua l’idea del primo locale riservato a loro, il “Tibidabo”, aperto alcune ore tutti i giorni. Iniziarono le varie attività giovanili: i primi cineforum, le mostre fotografiche, le serate culturali, le gite estive, quelle invernali con la scuola di sci, i campeggi e i viaggi all’estero. Poiché essere cristiani sotto il campanile era sembrato facile, alcuni ritennero di impegnarsi nel sociale, altri entrarono nel gruppo Abele, nella scuola, nei partiti. Nel “Tibidabo” nacque il primo comitato spontaneo di Quartiere.

Durante la sua permanenza al Santuario, vista la crescita del quartiere, promosse e sostenne la suddivisione del territorio con le prime parrocchie “figlie” di Santa Rita, affidate a suoi viceparroci. Quanti lo hanno conosciuto non possono dimenticare la sua cordialità e affabilità con tutti.

A causa della sua salute, si ritirò nella casa del clero di Pancalieri dove morì nel 1984.

 

 

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